News & ArticoliUn voto bipartisan decide di rafforzare la presunzione di innocenza

2 Agosto 20210
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Un solo voto contrario, a scrutinio segreto. Passa questa volta, con recepimento della direttiva europea “sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali”. Una norma che era stata bocciata in commissione giustizia alla Camera nella scorsa legislatura perché pone seri limiti all’informazione. E stabilisce che l’indagato, prima della sentenza definitiva non debba essere presentato come colpevole attraverso il ricorso a misure di coercizione fisica. Che l’onere della prova è della pubblica accusa. Che qualsiasi ragionevole dubbio sulla colpevolezza va valutato in favore dell’imputato. Che lo Stato provveda affinché disponga di un ricorso effettivo in caso di violazione dei diritti. Passa con il via libera anche dei Cinque Stelle convinti che l’emendamento votato abbia “disinnescato il tentativo di inserire, sotto le mentite spoglie della direttiva, norme che impedirebbero ai cittadini di avere una corretta informazione sulle inchieste in corso”. “Nulla toglie nulla aggiunge”, assicura la sottosegretaria alla giustizia Anna Macina. E Alfredo Bazoli, capogruppo in commissione giustizia del Pd, altro partito che era stato critico sulla norma, ringrazia la ministra della Giustizia Marta Cartabia, che ha ottenuto l’accordo unanime e commenta: “Siamo riusciti a raggiungere un ottimo risultato, unendo tutte le forze politiche sul tema delicato e sensibile”.

Ma Carlo Calenda, leader d’Azione, rivendica i “mesi di battaglia parlamentare” del responsabile giustizia, Enrico Costa.

Lui conferma al Corriere: “Certo che è la stessa proposta che mi era stata bocciata in commissione giustizia durante il governo Conte II. Ho tenuto duro. E oggi l’hanno votata tutti. Una cosa notevole.

Ora basta con le conferenze stampa che presentano le persone già come colpevoli. Basta battezzare le inchieste con nomi che evocano colpevolezza. Basta filmati di perquisizioni e arresti. E adesso il prossimo passo: “Rimettere la prescrizione”.

“E’ paradossale che ci sia stata battaglia per un principio che è già nella Costituzione”, commenta Francesco Paolo Sisto, sottosegretario forzista la giustizia.

E Riccardo Maggi di + Europa – Radicali auspica che “sia colta l’occasione per rafforzare le norme e la presunzione di innocenza”.

Un voto bipartisan decide di rafforzare la presunzione di innocenza

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